LE VERITA’ NASCOSTE

Una bomba chimica a pochi chilometri da Segrate.

Senza dimenticarci del sequestro dell’area ex dogana di due anni fa

Sotto sequestro la discarica di veleni dopo la denuncia dei cittadini di Segrate

STRANO destino, quello del Westfield Milan, il centro commerciale da un miliardo di Segrate. Non è ancora nato – il battesimo avverrà prima dell’ Expo – ma già se ne parla in due inchieste: prima il filone del Penatigate di Monza; adesso l’ indagine dei pm milanesi Paola Pirotta e Grazia Pradella: hanno scoperto che una parte dell’ area (30mila metri) era utilizzata come discarica di rifiuti speciali pericolosi e non, tra cui fresato d’ asfalto. Il resto finiva in un cantiere per l’ ammodernamento della Paullese. La trovata è di Vincenzo Bianchi, amministratore della Lucchini Artoni. Una figura che ritorna in diversi scandali sui veleni di Milano e dintorni: è indagato per la bonifica di Santa Giulia, è stato condannato a pagare un’ ammenda per aver scaricato migliaia di metri cubi di terra da scavo nel parco Sud durante la riqualificazione dell’ area Garibaldi-Repubblica. La Lucchini Artoni, inoltre, si è vista ritirare la certificazione antimafia dalla Dia per avere avuto 17 imprese subappaltatrici su 22 legate ai clan, salvo riottenerla poi, su intervento della Prefettura. Con la motivazione che i rapporti, nel frattempo, erano cessati. Ora, ecco la nuova tegola. La Guardia di finanza e la polizia provinciale di Milano hanno sequestrato l’ area in cui Bianchi smaltivai rifiutie la procura lo ha indagato per violazione del decreto 152 del 2006 in materia ambientale. Sono stati sequestrati sette suoi camion usati per i trasporti e perquisiti uffici del comune di Milano e di Segrate e della Fintecna, la società pubblica che ha venduto i terreni al gruppo Percassi. L’ inchiesta è nata dopo le segnalazioni degli abitanti della zona che segnalavano interramenti di rifiuti da parte della Lucchini Artoni. Da tempo, del resto, i residenti hanno dichiarato guerra all’ azienda: Legambiente e altre associazioni ambientaliste denunciano, a Segrate e a Pioltello, le «possibili emissioni di sostanze cancerogene» di cui sarebbe responsabile la ditta nella lavorazione del bitume. Ora nel decreto di sequestroi pm scrivono che Bianchi, nel realizzare le discariche abusive, ha operato «nel più totale disprezzo dei reiterati interventi dell’ autorità giudiziaria, manifestando un senso di impunità accresciuto nel corso degli anni, anche per i comportamenti incomprensibilmente tolleranti da parte dell’ autorità amministrative incaricate delle autorizzazioni e dei controlli».
QUANTE ALTRE AREE NOCIVE ESISTONO,E A NOI CITTADINI NASCONDONO LA VERITA’
E I RISCHI CORRELATI.

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