IL CENTRO COMMERCIALE DI SEGRATE E’ GIA IN CRISI OCCUPAZIONALE?

UN  MODELLO FALLIMENTARE

Durante la nostra  lacerante “battaglia”, contro il centro commerciale di Percassi, uno dei modelli e delle analogie utilizzate dai favorevoli al “mostro” per avvalorarne la bontà era quella del centro commerciale Orio Center a Bergamo.

Un Centro commerciale, quello di Bergamo “vendutoci” dal Sindaco Alessandrini, come strumento di sviluppo economico e territoriale, nonchè occupazionale.

Dal canto nostro, oltre a rimarcare gli effetti devastanti sul territorio, mettevamo in evidenza, presentando in conferenza di servizi una nostra relazione, i certi effetti negativi sui negozi di vicinato o prossimità, sulle medie e grosse strutture di vendita già presenti in modo numeroso sul territori della martesana, gia talmente numerosi da crearsi reciprocamente una devastate concorrenza in un momento in cui di crisi solo noi parlavamo.

Da quel giorno, altre strutture di vendita si sono aggiunte alle numerose gia’ presenti, per fare solo alcuni esempi, basta pensare a quello nuovo di Peschiera, un altrettanto nuovo sulla Cassanese, quello appena autorizzato dal nostro Sindaco, o gli innumerevoli discount sorti come dei funghi, aumentando ancor di piu’ le loro difficoltà in tempi di vacche magre come quelli che stiamo tutti vivendo.

La notizia di oggi, tristemente da ragione alle nostre perplessità e preoccupazioni, messe nero su bianco già in conferenza di servizi e non può  che aumentare la nostra convinzione, di allora come di oggi, che il mega Centro commerciale di Segrate, anche questo di Percassi, possa trasformarsi in quel mostro, che una volta ” ucciso” tutto il commercio di vicinato e dato il colpo di grazia a tutte le piccole e medie strutture, si rilevi come quello di Orio un modello fallimentare.

Oggi, quel esempio preso a modello per “sviluppare” il nostro centro commerciale, ha evidenziato tutti i suoi limiti e si è rilevato un modello commerciale fallimentare, si e rilevato un modello di sviluppo territoriale devastante, ma sopratutto, ha creato e sta creando giganteschi problemi occupazionali.

L’Orio Center, Il fiore all’occhiello di Percassi, il suo biglietto da visita per Conquistare Segrate, ha annunciato che dimezzera la superfice di vendita chiudendo un intero piano, e sopratutto che metterà in mobilità, l’anticamera del licenziamento, un terzo degli addetti. Centoventi persone su trecento quaranta perderanno il posto di lavoro

Le motivazioni addotte dalla proprietà, non sono tanto legate alla crisi economica e alla restrizione dei consumi,  ma al modello e al progetto di vendita legato alle grandi marche e ai voli low cost. e sopratutto la crisi, sempre secondo la società, è generata dalla ingente presenza sul territorio di un numero consistente di altre strutture.

Tutte queste motivazioni ma sopratutto l’ultima, non può che  preoccupare ulteriormente Segrate, che su quel modello ha sviluppato il suo progetto di “mostro” e che, come come scrivevamo noi nella relazione a verbale in conferenza di servizi,  il territorio è  gia saturo di medie e grandi strutture di vendita e il bacino di utenza è gia abbondantemente conteso.

Come a Bergamo, non  vorremmo trovarci dopo qualche tempo a dover affrontare gravi ripercussioni trerritoriali e sociali per le certe ripercussioni sulle imprese familiari quali i negozi di vicinato.

Ad affrontare problemi occupazionali, generati dalle difficoltà ancor più amplificate e acuite, alle medie e grandi strutture già presenti su territorio.

E solo dopo qualche anno, ritrovarci con il nostro  mostro in crisi come quello di Orio, che dopo aver distrutto il tessuto sociale e devastato il territorio si trasforma in un mausoleo semi deserto, mezzo chiuso o ancor peggio abbandonato.

L’ORIO CENTER

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